Incominciare a suonare secondo il Metodo Suzuki

“Tutti i bambini, in ogni parte del mondo, beneficiano di un perfetto metodo educativo: la madre lingua.
Perché non applicare questo metodo in altri campi?”
(S.Suzuki)

Nella pratica educativa la musicoterapia è vista come stimolazione dello sviluppo globale dell’individuo nell’ambito del processo di apprendimento, e viene inserita nel normale processo educativo. Essa consiste nell’utilizzo della musica come strumento dai cui componenti (ritmo, audizione, espressione corporea…) vengono ricavati tutti i fattori che, combinati in modo creativo, possono servire come canale di comunicazione per “abilitare” il bambino alla scoperta delle sue possibilità, delle sue capacità e sensazioni e per favorire il suo sviluppo globale e la sua attitudine alla socializzazione. (A.Z.Pallavicino)

Il metodo Suzuki per imparare a suonare uno strumento musicale in età prescolare è efficace in quanto si avvale della formula della “madre lingua” intesa come ripetizione costante e giornaliera degli esercizi consigliati dall’insegnante; ogni giorno il bambino parla col genitore ed impara a parlare, ogni giorno il bambino avrà un po’ di tempo dedicato allo strumento così che il suonare e il cantare  diventi parte integrante del quotidiano e della vita familiare e, cosa importante, tutto è appreso con naturalezza attraverso il “gioco del suonare”.

L’insegnante con l’aiuto di semplici giochi musicali fa conoscere al bimbo un universo fatto di suoni ritmi melodie ed infine la musica fatta assieme ad altri bambini.

Una delle cose che contraddistingue profondamente questo metodo è il fatto che i genitori partecipano attivamente alla lezione dei figli, in classe con l’insegnante e a casa.

Ogni giorno i genitori si impegneranno a far ripetere ai bambini i frammenti tecnici-ritmici e i giochi musicali imp

arati in classe; la musica diventerà parte irrinunciabile nella vita del bambino.

In età prescolare il bambino è molto ricettivo rispetto agli stimoli musicali e ritmici ed impara con molta naturalezza; in questo periodo il bambino apprende attraverso il FARE inteso come azione e movimento, ogni insegnamento passa attraverso il gioco e l’acquisizione delle competenze sono vissute dal corpo del bambino prima ancora che con la mente.

Più il corpo lavora secondo stimoli ritmici e musicali ben precisi più il cervello elabora informazioni che migliorano costantemente l’apprendimento.

“ Il cervello del bambino è capace di assimilare facilmente la più grande quantità di cose. Ogni bambino può fare bene: tutto dipende dai metodi educativi applicati fin dalla nascita.” (Masaru Ibuka)